I murales di Aielli, il borgo più colorato d’Abruzzo

L’Abruzzo, regione spesso definita come il “cuore verde d’Europa”, nasconde tra le sue montagne e colline molti segreti che attendono solo di essere scoperti. Uno di questi è Aielli definito il borgo dei murales più colorato d’Italia.

Aielli è situato nella Marsica, in quella Marsica che durante la Grande Guerra, fu epicentro di uno dei terremoti più devastanti del ventesimo secolo italiano.  Una realtà a livello logistico indubbiamente difficile ma che, in particolare negli ultimi anni, è riuscita a trovare una nuova identità turistica tendendo alla valorizzazione dei suoi punti di forza. Parliamo del clima ideale, la cultura e l’arte.

La scelta di riqualificare il borgo attraverso i murales ha fornito una enorme spinta al numero di visitatori che vi arriva ogni anno, in particolare da quando c’è Borgo Universo, la manifestazione nata nel 2017 finalizzata alla promozione della street art in quest’angolo d’Abruzzo.

Appena si arriva ad Aielli, si trova una enorme e coloratissima facciata.  L’opera è dello spagnolo Okuda San Miguel, famoso per la sua arte geometrica, che sfrutta i colori dell’arcobaleno per definire disegni immersivi e tridimensionali. Poi si può ammirare l’iconico bianco e nero di Luca Zamoc, che invece richiama l’episodio mitologico della Caduta di Fetonte, mentre proseguendo nella passeggiata, compaiono fiori verdi dagli steli blu, l’Universo di Millo e, soprattutto, due opere iconiche, ossia Il testo di Fontamara, il celebre romanzo che Ignazio Silone (opera è di Alleg) e il testo della Costituzione Italiana, approvata nel 1947 ed entrata in vigore nel 1948 (opera è di Angie Mazzulli)
Risalendo il borgo, si arriva poi alla Torre delle Stelle, una delle poche parti rimaste del duecentesco castello di Aielli, da cui, grazie all’altitudine, è possibile ammirare il Fucino in tutto il suo splendore.

Ma non solo: la Torre è sede di un osservatorio astronomico, del Museo del Cielo, una biblioteca scientifica e un planetario.