Vetro: investimenti per 400 milioni e 5 nuovi forni nel 2024

Lo scenario e gli investimenti

Durante lo scorso anno, in Italia, la produzione di bottiglie di vetro è aumentata dell’1,5%. Ciò ha come conseguenza l’immissione sul mercato oltre 2 miliardi di pezzi.
Nonostante tutto però, l’aumento non stato è sufficiente a soddisfare la domanda. L’importazione è aumentata dell’11,3% e l’esportazione è diminuita del 4,4%.
Per questo motivo, nel settore sono previsti a stretto giro, investimenti per 400 milioni per 5 nuovi forni di fusione da realizzare entro l’anno prossimo, in grado di garantire un incremento della capacità produttiva del 12%.
La notizia è stata resa nota dall’Associazione nazionale dei produttori di vetro, Assovetro.

I costi

Negli ultimi anni, il settore è andato in sofferenza a causa dell’estrema variabilità dei prezzi energetici e dell’aumento del prezzo del rottame.
Parliamo di livelli mai raggiunti negli anni precedenti, che hanno visto i costi schizzare da circa 25 euro a tonnellata fino a 200 euro.
La conseguenza primaria è stata che il costo di utilizzo del rottame si è rivelato superiore a quello della materia prima vergine. Oltre tutto c’è da considerare che l’industria del vetro consuma moltissima energia. Parliamo di circa 1,1 miliardi di metri cubi di gas all’anno, ovvero circa l’1,5 per cento del consumo nazionale.

La dichiarazione del Presidente

A proposito della situazione, Roberto Cardini, Presidente della sezione contenitori di Assovetro, ha dichiarato: “Nonostante il perdurare di fattori critici, l’industria del packaging in vetro ha continuato a crescere. Il 2023 dovrebbe essere un anno di assestamento, per permetterci di affrontare le sfide del futuro, come quella della decarbonizzazione con la ricerca di nuovi vettori energetici”.