Alcuni pro e contro dell’energia nucleare

Alla fine della seconda guerra mondiale, in tutto il mondo si sono realizzate centrali che producevano energia attraverso particolari trasformazioni dei nuclei atomici, innescate dalla collisione tra diversi elementi. Questa tipologia di energia può essere prodotta per fusione o fissione: nel primo caso si uniscono alcuni di tali elementi, mentre nella seconda si scindono. Con le tecnologie attualmente disponibili, solamente la fissione riesce a fornire quantità consistenti di energia.
Durante questi processi finalizzati alla produzione di energia, viene generata della radioattività e quindi radiazioni che contaminano alcuni materiali ed elementi, generando le cosiddette scorie nucleari, che, come noto, sono altamente pericolose per la salute umana ed impiegano migliaia di anni per eliminare la loro nocività. Uno dei principali aspetti negativi di questa scelta è quindi la produzione e il conseguente smaltimento di tale genere di scarti. Questi, infatti, devono essere racchiusi e conservati all’interno di siti sicuri e protetti, per evitare danni all’ambiente e all’uomo.
Altro elemento negativo sono gli inevitabili incidenti che, come in tutte le attività, possono verificarsi. Nel caso delle centrali nucleari questi incidenti però possono causare veri e propri disastri ambientali. Infatti, alcuni particolarmente gravi sono accaduti sia in Europa (Chernobyl nel 1986) e sia in Asia (Fukushima, in Giappone, nel 2011), causando oltre che morti, anche inquinamento radioattivo di diverse aree abitate. La contaminazione da radiazioni produce per gli esseri umani gravissime conseguenze e malattie che portano, a seconda della gravità dell’esposizione, alla morte in un breve lasso di tempo.
Tuttavia esistono, anche svariati vantaggi dal produrre energia elettrica attraverso l’uso di centrali di questo genere. Il più importante è l’autonomia energetica e la conseguente indipendenza da altre fonti, quali ad esempio petrolio, carbone o gas. Alcuni Paesi, come ad esempio il nostro, non possedendo risorse di questo genere sul proprio territorio, sono costretti ad importarle da altri Stati, diventando dipendente dalle loro forniture. Ed un loro blocco, causati da diverse ragioni, metterebbe a rischio il sistema economico e produttivo nazionale.