relazione tra allergia primaverile calo dell'udito - prwebabruzzo

Relazione tra allergia primaverile e calo dell’udito

Nonostante quest’anno la primavera si stia manifestando a singhiozzo, non ha mancato l’appuntamento l’allergia primaverile. Oltre a naso chiuso e starnuti, tra i sintomi più fastidiosi dell’allergia, esiste il temporaneo calo dell’udito. Dal momento in cui l’allergia risulta essere molto intensa, i suoni si manifestano ovattati e, in alcuni casi, difficilmente percepibili. A questo si accompagna sovente la sensazione di orecchio pieno.

Ma qual è il collegamento esistente tra l’allergia e il calo dell’udito?
Iniziamo con il dire che l’allergia primaverile più diffusa è quella causata dal polline il quale, quando entra in contatto con le mucose nasali e della gola, libera i cosiddetti allergeni. L’organismo identificando queste particolari proteine come elementi nocivi, inizia la sua azione difensiva, causando prurito, starnuti e arrossamento degli occhi.
In questo processo spesso non vengono risparmiate neanche le Trombe di Eustachio le quali si ingrossano rendendo difficile il passaggio dei suoni attraverso l’orecchio medio.

Oltre questo, come conseguenza degli antistaminici che si assumono per contrastare gli altri sintomi dell’allergia primaverile, l’organismo produce maggiormente muco e ciò rende ancora più difficoltoso il passaggio dei suoni.

Essendo questa sintomatologia strettamente correlata con l’allergia primaverile, non è possibile trovare una cura, per cui la sensazione di orecchio pieno e calo dell’udito dovrebbero durare poco e scomparire una volta passati gli altri sintomi dell’allergia primaverile.
Se invece si dovesse continuare ad accusare problemi uditivi di questo tipo anche tempo dopo, il nostro consiglio è quello di rivolgersi subito ad uno specialista.

Se hai bisogno di un apparecchio acustico o vuoi un esame gratuito dell’udito visita il sito di Phonaton Italia.