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Gioielli d’Abruzzo: Alba Fucens, un tuffo nel passato di 2.000 anni

Per gli appassionati di storia e per coloro i quali hanno intenzione di fare un viaggio nel tempo, lAbruzzo offre la soluzione ideale: Alba Fucens.
Situata ai piedi del monte Velino, accanto al borgo di Albe, frazione del comune di Massa d’Albe a poca distanza da Tagliacozzo e Avezzano, l’antica colonia romana, dopo essere rimasta sepolta per decenni, fu riscoperta nel 1949 grazie a una campagna di scavi condotta da un gruppo di studiosi dell’Università di Lovanio.

Risalente al IV secolo a.C. Alba Fucens rappresenta ancora oggi, una delle più importanti testimonianze storiche nel versante marsicano del Parco. Nel 303 a.C. grazie alla posizione strategica che occupava, all’interno del territorio degli Equi, fu nominata colonia romana.
Successivamente, a seguito della guerra civile ( nel periodo 91-89 a.C.) divenne Municipium e i suoi abitanti vennero riconosciuti cittadini romani a tutti gli effetti.

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Particolarmente prospera nel periodo imperiale, Alba Fucens conobbe il suo periodo di decadenza durante quella dell’impero romano, per via delle invasioni barbariche, della mancanza di manutenzione e quindi dal conseguente allagamento delle terre emerse dalla bonifica del Fucino fatta da Claudio.
Proprio per allontanarsi dal pricolo dei barbari, a partire dal secolo XI, si verificò il progressivo abbandono di Alba Fucens e in contemporanea ci fu la costruzione del borgo medievale di Albe, sul colle S. Nicola, dove venne eretto il castello che passò sotto il controllo degli Orsini.

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Ma cosa è possibile vedere nel sito archeologico di Alba Fucens?
In questo sito archeologico dall’incredibile valore culturale potrai osservare numerosi monumenti. Tra quelli meglio conservati spiccano l’Anfiteatro, la cinta muraria lunga circa 3 km e il macellum o mercato. Inoltre è possibile riconoscere i resti delle terme e di alcuni edifici religiosi come il Tempio di Apollo, il Tempio di Iside e il Santuario di Ercole.
Alba Fucens è circondata da una cinta muraria in gran parte conservata, lungo la quale sono situate quattro porte. Attualmente si accede al sito archeologico presso la porta di Massa, ad Est.
E’ possibile percorrere la cosiddetta via del miliardo, che ricalca il tracciato della via Tiburtina Valeria, la via dell’elefante e la via dei pilastri.
Percorrendo un sentiero si giunge poi allo straordinario anfiteatro, di forma ellissoidale, costruito nella prima metà del I secolo d.C. grazie al testamento del prefetto Quinto Nevio Sutorio Macrone, originario proprio di Alba Fucens.
Nella parte inferiore della cavea dell’Anfiteatro sono ben visibili gli ingressi per gli animali e i gladiatori. Si trovano poi i pochi resti della gradinata antica e alcune pareti affrescate.
Sulla sommità del colle infine si trova la Chiesa romanica di San Pietro nata dall’adattamento del tempio di Apollo al culto cristiano.