Ecco alcune delle bugie più ricorrenti sulla SEO – parte 3

Anche oggi diamo un paio di consigli ai nostri lettori riguardo le più grandi bugie sul SEO diffuse in rete

5. Maggiori sono i link esterni che puntano al tuo sito, migliore è il posizionamento
Indubbiamente i link esterni sono di somma importanza per ottenere un incremento della credibilità di un sito agli occhi della “grande G”.
Ogni link in un certo senso è come se rappresentasse una vera e propria referenza. Proprio come accade per una referenza però, il suo valore è strettamente legato alla fonte da cui proviene.
Praticamente è meglio essere linkati da pochi siti affidabili piuttosto che da molti siti inaffidabili o poco importanti.
Google è in grado di riconoscere maggiore peso ai link provenienti da siti attinenti all’argomento e al settore di cui ci si occupa.
Per concludere quindi ben vengano i link esterni, ma facciamo sempre attenzione alla coerenza ed affidabilità dei siti di provenienza.

6. Per essere in prima pagina non serve curare i meta tag
E’ assolutamente falso che i meta tag ricoprono un ruolo secondario per quanto concerne il posizionamento del sito web.
Avere cura del contenuto di un sito web sta a significare curare tutto il suo contenuto per intero. Intendiamo quindi non solo la parte visibile ma anche tutto il codice che viene fornito agli spider, ossia metatag, titolo, description etc. Tali campi non solo vanno tutti popolati di contenuti, ma devono contenere le parole chiave più interessanti e coerenti per uno specifico intento di ricerca, in modo da rendee il contenuto più facilmente reperibile all’interno della rete, rispettando al contempo i canoni che variano nel tempo.
Nel 2022 abbiamo come indicazioni:
TITLE: 50-60 caratteri
URL: 100 caratteri
DESCRIPTION: da 120 a 158 caratteri