Ecco alcune delle bugie più ricorrenti sulla SEO – parte 2

Proseguiamo la nostra carrellata parlando delle più frequenti bugie sul SEO diffuse in rete.

3. Come si può arrivare ad essere in prima pagina su Google? è semplice: poco testo e tante foto accattivanti
Sin dalla sua creazione, Google ha avuto tra le proprie mission quella di dare agli utenti le informazioni di cui hanno bisogno fornendo loro la lista di risultati il più possibile aderenti alla ricerca effettuata. In quest’ottica, tanto più il tuo sito offre al pubblico contenuti utili, coerenti, e di qualità, quanto più il motore di ricerca apprezzerà gli sforzi facendoti scalare le classifiche nelle SERP. E’ quindi chiaro che la qualità del contenuto che si pubblica pubblichi è fondamentale.
Un buon testo articolato ti consente di dimostrare di essere un esperto nel tuo settore, dandoti al contempo la possibilità di inserire le principali parole chiave che consentiranno agli utenti di arrivare dalle pagine risultato ricerca direttamente sul tuo sito web.
Non mancano le eccezioni, va da sè infatti che se il brand in questione è particolarmente noto allora non hai bisogno che il tuo sito internet sia particolarmente elaborato per avere successo agli occhi dei motori di ricerca, tuttavia in generale, investire tempo e risorse per creare contenuti di qualità è la maniera migliore di emergere tra i risultati della ricerca, indipendentemente dalla notorietà del tuo brand.

4. Per arrivare in prima pagina su Google basta pagare un consulente SEO una tantum
La SEO non si ottiene una volta per tutte compiendo una singola azione. Parliamo di un’attività che va portata avanti e affinata nel tempo, curata con la massima costanza, al fine di evitare di vanificare i risultati ottenuti. Un sito web va alimentato in continuazione di nuovi contenuti per rafforzare la visibilità e il posizionamento. La fiducia di Google non dura in eterno, e trascurare il tuo sito nel tempo potrebbe danneggiarne pesantemente il posizionamento.
Oltre questo occorre tenere conto di un altro aspetto: gli algoritmi evolvono, si modificano. Il motore di ricerca nel tempo diventa sempre più “intelligente” e il suo livello di discernimento tra un contenuto di qualità e un contenuto inutile, è sempre più alto. Ciò vuol dire che quello che per il motore di ricerca oggi è importante, domani potrebbe non esserlo più. Ecco perché occorre farsi guidare nel lavoro di SEO da un professionista del settore che sia costantemente in grado di seguire da vicino gli andamenti e le fluttuazioni degli algoritmi.

Per oggi è tutto, nei prossimi post parleremo di altre “credenze popolari” relative al SEO.