Il parco del Lavinio: un’oasi a 30 minuti da Pescara
Per chi è ricerca di un luogo silenzioso e rilassante da visitare, il Parco del Lavino è un indirizzo sicuro.
A Decontra, ad appena 30 minuti da Pescara, il parco, che prende il nome dall’omonimo fiume, cela al suo interno vere e proprie meraviglie: un’acqua di colore che va dal turchese all’azzurro, svariati esemplari di flora e fauna e tanto altro ancora.
È addirittura presente anche un mulino del sedicesimo secolo, il mulino Farnese, oggi ancora integro, che fino a poco tempo fa era ancora operativo e veniva utilizzato per la lavorazione dei cereali.
Dal 1987 il parco, che si estende su un’area di 40 ettari, è un’area naturale protetta d’Abruzzo.
Il fiume Lavino nasce dal Vallone di Santo Spirito, la zona settentrionale della Majella e, subito dopo il comune di Scafa, si mescola alle acque del fiume Pescara. Il parco è costituito da un complesso suggestivo, una tavolozza di colori grazie ai laghetti che sfumano da un caratteristico colore azzurro fino al turchese. La particolare colorazione è conseguenza della presenza di particolari alghe e solfati disciolti con una vegetazione ricca e variegata.
Salici bianchi, sambuco e boschi di pioppi ricoprono la maggior parte del parco, con estese zone di biancospini, ginestre e piante palustri come la canna o il giunco in prossimità del corso d’acqua. Tra le specie animali contribuiscono a “colorare” l’area protetta con il martin pescatore, le gallinelle d’acqua, le ballerine gialle, i cardellini e gli usignoli di fiume insieme a ricci, volpi e faine.
L’oasi è il luogo ideale dove rifugiarsi dalla calura estiva e poter apprezzare la bellezza delle azzurre acque sorgive.
Al parco del fiume Lavino si accede tramite un viottolo di un centinaio di metri, percorribile con facilità. All’ingresso del parco si trova un’area attrezzata con strutture e giochi per bambini e con tavoli e panche in legno per un picnic all’aperto.