Bonus Sud: cambiamenti in arrivo con la nuova legge di Bilancio 2022

Visto l’articolo 1, comma 171, della legge 178/2020, il credito d’imposta, finalizzato agli investimenti nel Mezzogiorno, sarà disponibile per gli investimenti effettuati sino al 31 dicembre 2022.
Come definito all’articolo 2, punti 49, 50 e 51, del regolamento (Ue) 651/2014, il suddetto bonus è fruibile per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio purché rientrino in un progetto di investimento iniziale.
A rendere ufficiale l’aiuto per il 2022, è la recente legge di Bilancio che, modificando il comma 98 dell’articolo 1 della legge 208/2015, inserisce il riferimento alla nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 approvata dalla Commissione europea il 2 dicembre 2021.

Ma quali sono le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022?

L’adeguamento
Il comma 175 della legge di Bilancio 2022 disciplina il credito di imposta in particolare per investimenti nel Mezzogiorno. Tale credito sarà applicabile fino al 31 dicembre 2022 per individuare i territori destinatari della misura agevolativa.

I tetti massimi
La Carta degli aiuti a finalità regionale dell’Italia 2022-2027 indica le regioni ammissibili agli aiuti per investimenti a finalità regionale e stabilisce le intensità massime di aiuto.

Il credito d’imposta
In particolare in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise il credito d’imposta sarà determinato nella misura del 45% per le piccole imprese, 35% per le medie imprese e 25% per le grandi imprese, mentre in Abruzzo le misure scendono rispettivamente al 30%, 20% e 10%.

Per la Regione Abruzzo
Le imprese che vogliono richiedere la detrazione devono presentare l’apposita domanda avvalendosi del software messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Una delle caratteristiche più importanti della misura è la sua retroattività. Difatti il credito d’imposta per il Mezzogiorno può essere richiesto anche per gli investimenti effettuati negli anni precedenti, con le medesima aliquote elencate poc’anzi.